Il sesso orale attivo non è una pratica esente da rischi malattie. Hiv e altre malattie veneree e di carattere sessuale possono essere trasmesse con la pratica del sesso orale attivo. Si tratta inoltre di una causa molto comune di cancro alla gola Il paziente che teme di essere stato contagiato può avere una prima risposta con la visita dall’otorino, effettuata con una fibroscopia. Questo esame permette di capire se davvero ci sia stato un contagio da Hiv o altre malattie sessuali dopo un rapporto orale attivo, senza aspettare i 90 giorni per l’attendibilità degli esami del sangue. Prima di capire in che modo si svolge la visita, vediamo i rischi del sesso orale attivo e dei rapporti non protetti.

Ormai ampiamente praticato per l’assenza di rischio gravidanza e per aiutare alcune disfunzioni sessuali (la difficoltà ad avere un’erezione o, per le donne, di raggiungere un orgasmo), il sesso orale è una delle pratiche sessuali più comuni. L’unica pratica non a rischio (a parte alcuni rarissimi casi in cui si può contrarre la sifilide) è il “nippling” che consiste nella stimolazione dei capezzoli del partner. Pene, vagina e ano sono invece zone in cui possono annidarsi i batteri e ,se non ben pulite, si possono contrarre diverse malattie con la pratica della fellatio, del cunnilingus e del rimming.

Per quanto riguarda l’Hiv sia fellatio che cunnilingus possono essere pratiche causa di trasmissione, anche se il sesso orale è in genere molto più sicuro rispetto al sesso anale e probabilmente più sicuro rispetto al rapporto vaginale. Il rischio si riduce se l’uomo evita l’eiaculazione e, nel caso di cunnilingus, se la donna non è nel periodo mestruale. Ovviamente è impossibile infettarsi se il partner non ha alcun virus. 

Possono essere trasmesse anche gonorrea, sifilide, herpes, clamidia, epatite e papilloma virus.  Vediamo velocemente quali sono queste malattie e le loro caratteristiche quando attaccano la gola.

Hpv, Papilloma Virus – L’attività sessuale orale potrebbe portare a infettarsi con il virus del papilloma umano  nella zona della gola e ciò potrebbe portare al cancro.

Gonorrea Nella gola, il germe può causare infiammazione, formazione di pus e talvolta dolore.

Sifilide Le lesioni della sifilide compaiono di solito sui genitali o nell’ano, molto raramente sul capezzolo. Talvolta compaiono sulle labbra o sulla lingua, come risultato del sesso orale.

Clamidia Si tratta di un batterio che si è molto diffuso negli ultimi anni e che può attaccare la gola, la bocca o il naso, potrebbe causare varie infezioni, in particolare degli occhi. I medici hanno confermato che il sesso orale potrebbe causare una congiuntivite da clamidia.

Epatite  L’epatite è un’infezione virale  che può causare, danni epatici, ittero e dolore addominale. Il contagio avviene tramite cibi e bevande contaminate o per contatto diretto (anche sesso orale) con persone infette. Più comunemente viene trasmessa da inoculazione di sangue infetto, sperma, feci e saliva.

Herpes L’infezione da virus herpes simplex è la causa più comune di ulcerazione genitale. Ci sono due tipi di virus. Il tipo 1 colpisce soprattutto il labbro e causa l’herpes labiale. Il tipo 2 provoca vesciche sui genitali. L’herpes genitale è caratterizzata da vescicole sia sul pene che sulla vulva. Può anche causare la faringite, una infiammazione della gola con formazione di ulcere. L’HSV è altamente contagiosa e di solito a trasmissione sessuale.

Sesso orale e cancro alla bocca e alla gola

Molto pericolosa la trasmissione dal virus del papilloma umano (Hpv) che se attacca la gola può fare sviluppare il cancro. Esistono una quarantina di ceppi pericolosi di Hpv, i più aggressivi possono provocare tumori alla testa e al collo (sono in quelli che in genere attaccano l’utero femminile). Quelli meno aggressivi possono essere cause di verruche nella bocca o nella gola. In generale il tumore che si sviluppa dal virus è di tipo “orofaringeo” , la zona che si trova nella base della lingua e delle tonsille. Occorrono anni per svilupparsi dal momento in cui l’infezione viene contratta e possono interagire anche altri vizi, come il fumo e l’alcol.

La probabilità di contrarre il cancro alla gola da un rapporto orale è più frequente tra gli uomini che hanno avuto molti partner sessuali. Un recente studio pubblicato su Annals of Oncology conferma questa tendenza. Secondo gli scienziati, chi fuma e ha fatto sesso orale con cinque o più persone nell’arco della vita ha maggiori possibilità di avere un cancro scatenato dall’esposizione al virus del papilloma umano. Lo 0,7 per cento degli uomini sviluppano in questo modo il cancro orofaringeo. I rischi sono molto minori per le donne e per i non fumatori. Il campione analizzato è di 13mila persone tra i 20 e i 69 anni d’età. Non è un caso che negli ultimi anni molte star hanno confessato di aver contratto in questo modo il cancro alla gola. Tra queste, ad esempio, Bruce Dickinson, cantante degli Iron Maiden.

È importante sottolineare che esiste un vaccino per l’Hpv, obbligatorio per le donne di 12 anni ma a cui è possibile sottoporre anche gli uomini (in alcuni Stati già succede).  Per la prevenzione del papilloma virus, oltre alle protezioni sessuali come preservativi e al vaccino, è utile lo screening. Si tratta di esami periodici che individuano la presenza del virus precocemente aiutando a combatterlo con più facilità. In Italia il test è gratuito per tutte le donne tra i 25 e i 64 anni, ufficialmente per prevenire il tumore alla cervice uterina ma – di fatto e indirettamente– anche contro il rischio del cancro da sesso orale. Ovviamente anche la minore incidenza di partner occasionali nella vita sessuale delle persone è un modo per diminuire l’incidenza della malattia.

Sesso orale e Hiv

Per quanto riguarda l’hiv, la probabilità di contrarre l’infezione attraverso un’esposizione anale recettiva è di circa lo 0,1-0,3% e vaginale recettiva dello 0,08-0,2%. Non è quantificabile il rischio di contagio attraverso rapporto orale, tuttavia il 6-8% dei soggetti omosessuali di sesso maschile con recente infezione da Hiv ha riferito di averlo contratto attraverso sesso orale ricettivo con eiaculazione.
Percentuali che vengono aumentate da una qualsiasi infiammazione o infezione dei genitali o dell’ano ed ancor più se ci sono ulcere o ferite, piuttosto frequenti nel sesso anale, o perdite mestruali. 

Il rapporto orale con ingestione di sangue mestruale o sperma è quindi uno dei più rischiosi in assoluto mentre a basso rischio è il rapporto senza eiaculazione e il rimming.

Importante ricordare il valore delle percentuali che,  come ogni dato statistico, è indicativo e vale solo come misura generale di una popolazione: immaginando un insieme di  mille rapporti sessuali, si può dire che due di questi rapporti hanno certamente causato contagio. Se si parla invece di una singola persona, significa che ogni mille rapporti di questa persona nell’arco della vita due sono a rischio contagio. Naturalmente la statistica non può indicare quale rapporto sia quello pericoloso. Ne segue che ogni rapporto sessuale è a rischio: è perfettamente possibile essere contagiati anche con un solo rapporto sessuale non protetto.

Sesso orale e gonorrea

Secondo l’Oms, circa 78 milioni di persone ogni anno vengono colpite da gonorrea. Sempre più diffusa, sta diventando anche difficile da curare con gli antibiotici. I batteri di questa malattia che può colpire la gola se trasmessa con sesso orale si evolvono e diventano più resistenti. Molti Stati segnalano una resistenza nel 97 per cento dei casi alla ciprofloxacina, l’antibiotico più economico e diffuso contro la gonorrea, seguita dall’azitromicina (81 per cento) e dalle cefalosporine (66 per cento).

A trasmettere la malattia è il batterio Neisseria ginorrhoeae. La sua trasmissione può avvenire per contatto diretto con chi è già infetto o tramite le sue secrezioni. È altamente contagiosa. Nelle donne causa infiammazioni e perdite vaginali, talvolta accompagnate da febbre e nausea con possibili complicanze come infertilità o aumento del rischio di contagio hiv. Molto pericolosa è nel caso in cui fosse contratta in gravidanza. Negli uomini produce soprattutto infiammazione a livello del pene e difficoltà a urinare. In molti casi però è asintomatica, e ciò rende la diagnosi più difficile

Il sesso orale rappresenta un pericolo in più, perché quando, per esempio, si usano antibiotici per trattare un comune mal di gola causato da altri batteri, se nella stessa sede sono presenti anche ceppi di Neisseria, il trattamento antibiotico esercita una pressione selettiva che favorisce l’insorgenza di resistenza anche fra di essi.  Far arrivare i batteri della gonorrea in gola con la pratica del sesso orale può portare così a forme di gonorrea molto resistenti. In Italia si stimano che siano un centinaio i casi ogni anno, in Europa il trend di crescita dura dal 2014 quando ci fu un incremento del 25 per cento rispetto all’anno precedente.

La visita dall’otorinolaringoiatra

A volte a salvare la vita può essere una visita dell’otorino. Molto spesso infatti queste malattie sessuali che attaccano la bocca sono scambiate per un comune mal di gola. I sintomi, del resto, sono questi: mal di gola persistente, dolore alle orecchie, raucedine, ingrossamento dei linfonodi e dolore durante la deglutizione. Uno dei sintomi che può fare preoccupare è l’inspiegabile perdita di peso, spesso associata a forme tumorali.

Il medico otorino opera una visita completa utilizzando la fibroscopia. Si tratta in sintesi di un esame diagnostico che si effettua con l’ausilio di uno strumento detto – appunto – fibroscopio, ovvero un sottile tubo costituito da fibre ottiche munito di videocamera e collegato ad un computer. Il fibroscopio viene inserito nella cavità da esaminare e ne permette una visione immediata, alla ricerca di eventuali problematiche e anomalie. La fibroscopia alla gola e alle vie respiratorie permette al medico di capire se ci sia stato un contagio di hiv, hpv, gonorrea e delle altre malattie sessualmente trasmissibili senza attendere i risultati delle analisi del sangue. Un modo di intervenire più rapidamente e nel caso di prendere le adeguate precauzioni.

Nella gola la video fibroscopia permette di evidenziare segni e lesioni di sospetto contagio hiv o altra malattia, lo stesso vale per evidenziare segni precursori di cancro alla gola per il quale il rapporto orale non protetto è fattore di rischio primario e che potrebbe metterci anni per svilupparsi, anche in maniera asintomatica.

A cura del Dottor Alessandro Valieri, specialista in otorinolaringoiatria