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Intervistatore: Il russamento provoca insonnia?

Dr. Valieri: Il russamento abituale, specie se associato a un numero variabile di apnee ostruttive del sonno, altera il meccanismo di conduzione elettrica dei nervi a livello delle dell’encefalo e del sistema nervoso periferico.

Una delle caratteristiche principali delle sindromi da russamento cronico è sicuramente la cattiva qualità del sonno. Il paziente arriva nell’ambulatorio dello specialista otorino, riferendo genericamente di dormire male da un po’ di tempo. E da questo po’ di tempo il suo compagno o la sua compagna riferisce che è aumentata anche l’intensità del russamento, che cosa dobbiamo pensare? Che il russamento non sia più la semplice espressione di una vibrazione, di una cosa eccessivamente lassa, ma anche l’espressione di una malattia tendenzialmente di natura neurologica. Il paziente inizia a fare fatica a prendere sonno, il paziente inizia a riferire micro-risvegli e risvegli frequenti nel corso delle ore notturne e sempre più un risveglio faticoso e prolungato nel tempo al mattino. Tutto questo corteo di sintomi può essere ricondotto alle cosiddette sindromi da insonnia.

Quindi, compito dello specialista otorino è da un lato individuare perché il paziente russa così tanto o perché sia peggiorato così tanto il russamento, se il russamento nasconda oppure sia l’anticamera di una sindrome delle apnee ostruttive del sonno e se già esistano delle complicanze di carattere neurologico quali l’insonnia, motivo per cui affrontare questa malattia con un team multidisciplinare in cui anche lo specialista neurologo può e deve giocare un ruolo cruciale.