Polisonnografia: cos’è e a cosa serve

Polisonnografia è il termine comunemente utilizzato per indicare una registrazione simultanea di più parametri fisiologici durante la notte.

Normalmente nel corso del test vengono registrati:

  • il flusso d’aria del naso e della bocca
  • l’intensità sonora del russamento
  • i movimenti di torace e addome
  • la posizione del paziente nel letto
  • la saturazione di ossigeno nel sangue
  • i dati di una derivazione ECG (elettrocardiografica) ed un canale elettromiografico.

L’esecuzione della polisonnografia prevede:

  • l’applicazione di tre elettrodi al torace
  • di un pulsossimetro al dito
  • di un misuratore di respiro esterno al naso;

Durante il sonno un piccolo computer cui sono collegati tutti i sensori registra i principali parametri della respirazione e dell’attività cardiaca.

Al risveglio il paziente riporta il dispositivo polisonnografico al Centro Medico, ove un’equipe di specialisti qualificati effettua la lettura ed interpretazione dei dati ottenuti, sintetizzandoli in tracciati, tabelle, statistiche e grafici. E’ facilmente intuibile la comodità per il paziente di poter eseguire l’esame a casa propria in una sola notte, senza l’onere della perdita di giorni di lavoro e nella sicurezza di valutare situazioni fisiologiche del sonno.

E’ infatti conoscenza comune di quanto difficile sia dormire in un luogo non abituale, come un letto di ospedale, e magari costretti in una solo posizione, ad esempio supini.

La microtecnologia del polisonnigrafo domiciliare in dotazione allo Studio del Dottor Valieri rende l’esame di facilissima esecuzione, essendo delle dimensioni di un telecomando per Tv e consentendo pertanto libertà di movimento assoluta durante il sonno e registrazione permanente di numerosi parametri vitali; si tratta di una sorta di monitoraggio costante in terapia intensiva, con le comodità del proprio letto.

Quando e perché si deve eseguire la polisonnografia?

Le persone che desiderano smettere di russare sono i candidati ideali alla polisonnografia, poiché molto spesso possono sviluppare la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (osas), caratterizzata dall’arresto ripetuto della respirazione per più di 10 sec.

Le apnee possono ripetersi centinaia di volte durante la notte e l’incidenza è maggiore nei russatori abituali. I continui e ripetuti risvegli, anche se non percepiti dal paziente, causano una grave alterazione della fisiologica struttura del sonno.

Il russatore che arrivi a sviluppare questa grave malattia va incontro a rischio di seri problemi cardiovascolari (infarto, ictus) e di alterazioni dell’umore (ansia, depressione), nonché perdita del desiderio sessuale. In questa ottica la polisonnografia, integrata da visita otorinolaringoiatrica, va vista come esame di diagnosi e prevenzione delle malattie legate al russamento notturno. quindi andando ben oltre al desiderio di smettere di russare.

A cura del Dott. Alessandro Valieri, specialista in otorinolaringoiatria, Bologna