Uno dei rimedi più utilizzati da chi ha problemi respiratori è quello delle cure termali. Le cure inalatorie consentono di portare i principi attivi delle acque minerali delle terme a livello della mucosa delle alte e basse vie respiratorie e anche a livello dell’orecchio medio.
Uno degli scopi principali è quello di sciogliere il muco la cui infiammazione è causa della complicanza respiratoria. Le terme solitamente propongono un unico tipo di acqua termale per paziente, tuttavia a Bologna e a Ravenna c’è ora la possibilità di cure inalatorie personalizzate a seconda del disturbo di cui si soffre sotto la guida di un chirurgo otorino laringoiatra specializzato nella cura della sinusite e dei polipi nasali.
Prima di capire qualcosa di più di questa cura personalizzata, sarà bene dare un’occhiata all’efficacia e ai tipi di cure termali per sciogliere il muco e liberare le vie respiratorie.
Sono quattro i metodi utilizzati per le cure inalatorie. Si tratta di inalazioni caldo – umide, aerosol, nebulizzazioni e humage. Inalazioni e aerosol utilizzano apparecchi per singole applicazioni, mentre l’humage (che consiste nell’inalazione di gas che scaturisce direttamente dalla fonte termale) può essere fruito anche collettivamente. Le nebulizzazioni sono invece collettive.
La cura termale con inalazione
Il paziente si posiziona di fronte all’apparecchio, ad una distanza di poco più di venti centimetri dall’erogatore ed inala con il naso o con la bocca (o con entrambi) il vapore erogato.
L’apparecchio è in grado di frammentare l’acqua minerale in particelle e forma un getto di vapore che viene inalato dalla persona malata ad una temperatura ottimale di circa 37 gradi.
Le particelle, dello spessore di circa cento micron, sciolgono il muco in eccesso in naso e gola.
La cura termale con aerosol
In questo caso le particelle dell’acqua sono molto più fini e in grado di raggiungere le diramazioni dei polmoni. L’aerosol permette quindi alle acque termale di arrivare ai distretti respiratori inferiori e la somministrazione è simile a quella delle inalazioni.
L’acqua però non viene portata a temperatura corporea ma il calore corrisponde a quello dell’acqua alla sorgente. A seconda della patologia il paziente può utilizzare mascherina, forcella nasale o boccaglio e ogni seduta dura circa un quarto d’ora, con l’inalazione di un litro di acqua minerale.
Ci sono diversi tipi di aerosol: vediamo i principali. Quello termico, a differenza dell’aerosol classico, prevede particelle di dimensioni maggiori e acqua riscaldata fino a 35 gradi, metodica di che si preferisce in caso di allergie che provocano raffreddore o sinusite ed asma bronchiale. Esiste poi l’aerosol ad ultrasuoni che frammenta l’acqua tramite l’utilizzo di ultrasuoni generati per effetto piezoelettrico. L’aerosol vibrato (o sonico) prevede l’utilizzo di piccoli compressori per accelerare le particelle dell’acqua che così acquisiscono maggiore capacità penetrativa. Molto affascinante l’aerosol ionico in cui le particelle vengono trattate in modo da avere una polarità negativa e di conseguenza respingersi e diffondersi di più nell’albero respiratorio.
La cura termale con nebulizzazioni
Con la nebulizzazione i pazienti si trovano tutti insieme in un ambiente nel quale le acque minerali sono trasformate in nebbia di particelle acquose di varia grandezza. Particelle che in genere sono di diversa dimensione e mescolate con gli altri gas.
Il trattamento dipende dall’ambiente: la camera di nebulizzazione può essere più o meno satura di gas e a seconda dell’apparecchio le particelle possono essere di varie dimensioni e quindi avere diversa efficacia.
La cura termale con humage
L’humage può essere individuale o collettivo. Vengono impiegati quasi esclusivamente i gas che si sviluppano spontaneamente dalle acque minerali, come idrogeno di solfato, e che vengono liberati. A differenza di nebulizzazioni, inalazioni e aerosol, le particelle acquose sono quindi molto poche. Si utilizzano le acque sulfuree che contengono più gas ma possono essere utilizzate anche altre acque.
Nel caso di humage individuale, i gas vengono convogliati in singoli apparecchi simili a quelli dell’aerosol, utilizzando la stessa tecnica dell’ inalazione. Con l’humage si ottiene una profonda penetrazione del gas nell’apparato respiratorio e possono essere raggiunti anche i seni paranasali dove si ferma il muco infiammato che provoca la sinusite. L’humage collettivo o indiretto è simile invece alla nebulizzazione: una seduta dura dai 15 a sessanta minuti.
Questi quattro trattamenti sono quelli offerti dagli stabilimenti termali che possono utilizzare acque bicarbonate (tra le più diffuse in natura), acque carboniche libere o acque sulfuree. Ogni stabilimento termale ha la sua acqua che utilizza per tutti i pazienti, differenziandoli soltanto attraverso i tipi di cura. La novità dell’approccio personalizzato proposto per i pazienti di Bologna e Ravenna riguarda invece la possibilità di scegliere, oltre al trattamento, anche un’acqua specifica per la persona da curare.
Come funziona l’approccio personalizzato
Dopo una visita preliminare con video fibroscopia e un’analisi del bisogno della persona a seconda della malattia (allergie, polipi nasali, raffreddore, sinusite, mal di gola e le in generale i disturbi all’apparato respiratorio possono avere sintomi comuni) il medico sceglie la cura più adatta e l’acqua termale da somministrare. Sono sette le acque termali disponibili e ognuna ha un particolare effetto che può essere più o meno efficace sul singolo paziente. Il medico sceglie quindi l’acqua più adatta a garantire il rafforzamento delle difese naturali con i migliori anticorpi, evitando antibiotici e curando il naso chiuso con l’obiettivo principale di sciogliere il muco e far tornare il paziente a respirare liberamente. Al termine del trattamento c’è una visita finale con le immagini che vengono poi consegnate al paziente che così può controllare anche da solo i risultati ottenuti.
I costi sono molto contenuti e gli orari ampi e personalizzabili, (dalle 9 alle 19 con orario continuato) a due passi da casa se abitate in zona Ravenna e Bologna. Un modo di sottoporsi a cure termali con flessibilità senza prendere giornate libere dal lavoro.