Che cosa sono i polipi nasali
I polipi nasali sono neoformazioni mucose che occupano gli spazi respiratori del naso e sono causa di una malattia cronica recidivante: la poliposi nasale. I polipinasali occupano i seni paranasali e gli spazi respiratori del naso. Nella maggior parte del caso sono tumori benigni.
Le cause dei polipi nasali
I polipi nasali possono avere diverse cause. Quelle che si riscontrano più spesso, secondo autorevoli ricerche mediche, sono infiammazioni allergiche alla mucosa nasale o lesioni della mucosa che è una sorta di porta di ingresso del corpo umano e un suo cattivo funzionamento può essere causa della penetrazione di germi e batteri che possono portare alla formazione dei polipi nasali che impediscono una buona respirazione.
Una delle cause esterne che più spesso, secondo alcuni studi clinici, viene riscontrata nei pazienti affetti da poliposi nasale è l’inquinamento: sono soggetti a questa patologia, infatti, i lavoratori esposti a polveri sottili o sostanze chimiche.
Tra le cause interne invece possono esserci malattie autoimmuni, infezioni croniche da batteri e funghi, fattori genetici ed ereditarietà. Alcune ricerche dimostrano infatti che se una persona ha avuto genitori che hanno sofferto di questa patologia è più facile che la sviluppi a sua volta.
I sintomi e i rischi associati ai polipi nasali
La poliposi nasale spesso si sviluppa da tumori benigni per cui da questo punto di vista non c’è da preoccuparsi: nell’assoluta maggioranza dei casi chi ha un polipo nasale non rischia la vita. I sintomi associati alla malattia sono difficoltà respiratoria, naso chiuso, gocciolamento di muco dalle narici alla gola, tosse (da sdraiati soprattutto), riduzione o assenza dell’olfatto, mal di testa, russamento, apnee notturne, alito cattivo.
I rischi associati a questi sintomi riguardano soprattutto un peggioramento della vita dell’individuo che riposa male, fatica a respirare e a volte deve lasciare anche l’attività lavorativa. La tendenza della malattia cronica è peggiorativa. Il polipo del naso, infatti, è di solito molto difficile da individuare. Il paziente lo può scambiare magari per un banale raffreddore, o un mal di testa, e tentare di curarlo a colpi di aspirina che potrebbe addirittura peggiorare la situazione. Inoltre, se non individuato e rimosso, il polipo può raggiungere dimensioni enormi fino a ostruire completamente le vie respiratorie. Sebbene non pericolosi per la vita del paziente, i polipi devono quindi essere rimossi anche perché molto spesso causano altre malattie dell’apparato respiratorio, come l’asma.
La diagnosi della poliposi nasale
La diagnosi dei polipi nasali va fatta dal medico specialista otorinolaringoiatra. Il metodo del Dottor Alessandro Valieri prevede uno studio clinico specialistico associato alle ultime tecnologie, le più innovative in fatto di diagnosi e cura. Non basta infatti la classica “palettina” divarica narici per una visita appropriata, serve una video endoscopia del naso e dei seni paranasali.
L’approfondimento clinico può iniziare con una Tac facciale da eseguire senza mezzo di contrasto, quindi senza nessun rischio di reazioni allergiche nel paziente. In ogni caso è importante che l’esame sia eseguito su indicazione del medico otorinolaringoiatra. Si passa poi alle prove allargiche e alla citologia nasale, che è in sostanza lo studio microscopico della cellule della mucosa dei turbinati e dei polipi nasali. Lo studio permette di approfondire le cause per le quali è stata contratta la malattia e di prevenire recidive potendoscegliere le terapie specifiche e personalizzati, evitando i soliti schemi fatti di antibiotici e cortisone.
Terapia, rimedi e cura della poliposi nasale
I polipi nasali vanno, nella maggior parte dei casi, operati. Possono essere tenuti sotto controllo con farmaci e anche con terapie naturali ma ciò avviene solitamente dopo la prima operazione, quando compare una recidiva. Conoscendo già la storia clinica del paziente, lo specialista in quel caso può intervenire per tempo con terapie che ne rallentano la crescita. La prima volta che compare la patologia, però, essendo una malattia in sostanza asintomatica (i sintomi si presentano soltanto quando il polipo del naso è già cresciuto) è necessario operare.
In questo caso si può intervenire in due modi. Il primo è la cosiddetta “Fess”, la chirurgia endoscopica funzionale. Si tratta di un intervento molto invasivo, eseguito in anestesia totale. Si chiama etmoidectomia perché comporta la demolizione dell’osso etmoide e l’asportazione dei polipi. Il paziente rimane ricoverato in ospedale e torna a casa con due vistosi tamponi nel naso, perdendo anche diversi giorni di lavoro per via della convalescenza.
Il metodo dello studio medico del Dottor Alessandro Valieri, utilizzato da diversi anni, sfrutta invece le moderne tecniche laser.
Si tratta di un’operazione sicurissima che viene eseguita in day hospital nell‘ambulatorio chirugico del Dottor Valieri a Bologna. La caratteristica di questa operazione è la totale assenza di bisturi: i polipi nasali non vengono tagliati o frantumati, il sanguinamento è trascurabile e quindi non sono necessari tamponi nasali.
L’operazione di rimozione polipi con il laser non dura più di un’ora, è in anestesia locale e il paziente può tornare subito al lavoro anche perché, come detto, non sono necessari ricoveri. Sono raccomandati solo un paio di controlli dopo qualche settimana dall’operazione. Il decorso post operatorio è assolutamente senza dolore.
Endonasal laser surgery: an update. Levine HL. Otolaryngologic Clinics of North America